10/01/10

Quanti abitanti ci sono in italia 2015?

Aggiornamento al 30 Aprile 2010

Con 60.418.711 abitanti, l'Italia è il quarto paese dell'Unione europea per popolazione (dopo Germania, Francia e Regno Unito).
La sua densità demografica è di 200,5 abitanti per chilometro quadrato, più alta della media dell'unione.



Aggiornamento 
al 28 Febbraio 2010:
Totale abitanti:  60.380.912
Densità della popolazione 200,4 ab./km²

La domanda è: Quanti Abitanti ci sono in italia?
Secondo i dati del 14° Censimento della popolazione e delle abitazioni del (2001) forniti dall'Istat, in italia ci sono:
57 milioni di cittadini (93,8 uomini ogni 100 donne), pari a 22 milioni di famiglie; 1,3 milioni di stranieri; 13 milioni di edifici e 27 milioni di abitazioni.

fonte: ISTAT

Scopri quanti abitanti ci sono in europa in questo articolo. Oppure tieniti aggiornato con i dati del prossimo censimento del 2011 iscrivendoti ai feed.

Cosa ne pensi di questo articolo? lasciami un commento....

Dati aggiornati a Gennaio 2010

43 commenti:

  1. Siamo ancora in 57 milioni, mi devo dare da fare!!! Complimenti per il blog. Domenico

    RispondiElimina
  2. quanti abitanti ci sono in italia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sempre troppi per quel che lo stato vorrebbe avere

      Elimina
  3. quanti albanesi sono in italia....grazie mille

    RispondiElimina
    Risposte
    1. QUANTI VENEZUELANI SONO IN ITALIA

      Elimina
    2. anche troppi ahahahahahaah poi mai sentito quanti albanesi sono in italia ahahah non credo sia italiano

      Elimina
    3. anche troppi ahahahahahaah poi mai sentito quanti albanesi sono in italia ahahah non credo sia italiano

      Elimina
  4. w valerio scanu

    RispondiElimina
  5. quanti abitanti ci sono in emilia-romagna?e a rivalta?

    RispondiElimina
  6. siamo 57 milaaaaaa! w l italia XDXD

    RispondiElimina
  7. dio cane gli albanesi via

    RispondiElimina
  8. Siamo i MIGLIORI!

    RispondiElimina
  9. Bisogna crescere ancora, ma diminuire un pò il costo della vita e garantire la sicurezza di un lavoro stabile per dare la possibilità a coppie giovani (italiane o almeno uno dei due partner), di poter avere almeno 3 figli. Una donna del mio paese ne ha fatti 5 e adesso i primi 2 sono sposato e hanno 2 figli a testa. La Germania ne ha c.ca 82 milioni, noi siamo appena in 60 milioni e qualcosa. La cina un giorno o l'altro ci sottra tutti, ne hanno 1.331.485.250 circa. sono in molti per non dire l'india e gli altri paesi arabi che crescono in popolazione.
    Per me incorporerei anche Istri-quarnero e malta.

    RispondiElimina
  10. L'Argentina ne ha circa 37 milioni e qualcosa, tra cui molti hanno e voglio la cittadinanza del nostro paese, ma non è possibile concedrla a tutti. Dobbiamo crescere in casa nostra e le new entri che prendono la cittadinanza, devono rinunciare alla loro, come fa la Germania. Magari anche convertirsi e diventare Cristiani.
    Oppure le previsioni "ALLARME" sono quelle che stiamo andando sempre più in declino e nel 2050 (spero di essere già nel regno dei cieli) saremo solo il 7% (continente Europeo) contro il 93% restante al mondo. Eravamo negli anni 70-80 in 22 milioni siamo cresciuti, ma non è mai abbastanza, rispetto ad altri paesi.
    NON E' UNA BELLA SITUAIONE

    RispondiElimina
  11. 17 Marzo festa dell'unità d'Italia ma non per tutti....


    Ma guardate il governo che cosa ha pensato per il 17 Marzo (Giovedì) Festa Nazionale dell'unità d'Italia mi domando quando è Nazionale dovrebbe essere per tutti ma a quanto sembra non è così.... solo per i Privilegiati ovvero ci sono due categorie di lavoratori secondo il governo la prima (quella privilegiata è la scuola e uffici pubblici); mentre la categoria Non privilegiata sono gli altri lavoratori che non entrano a far parte di questa categoria (lavoratori di serie B, mi domano una cosa: se deve essere Festa Nazionale deve esserlo per tutti e non solo per una certa cerchia di "Privilegiati"
    Quindi firmiamo facendo un copia incolla e inoltratelo a tutti i vostri amici/che in modo tale di farci sentire anche noi Lavoratori di serie B che se deve essere festa deve essere per tutti e non per i privilegiati, oppure si credanoi che noi abbaimo doppia ciottadinanza?.

    Testo: 17 Marzo Festa dell'Unità D'Italia.

    Signor Presidente,
    mi rivolgo a Lei in quanto essendo cittadino/a Italiano/a desidero anche io avere l'opportunità di godermi la festa Nazionale dell'Unità d'Italia non penso di essere un lavoratore/lavoratrice di serie B quindi vi prego di prendere in considerazione questa mail, in quanto oltre a fare festa le scuole e i lavoratori di uffici pubblici vogliamo estenderla anche a lavoratori privati, mi sembra che sia una discriminazione se rimarrebbe così com'è se la festa si deve fare deve essere uguale per tutti. Non vogliamo lavoratori di serie A ne di serie B ma credo che siamo tutti uguali in questa nostra Italia e se non siamo uniti in questa festa.... beh sarebbe un vero peccato.
    Spero che si metta una mano nella coscenza e che il 17 Marzo sia una festa Nazionale di tutti i cittadini Italiani.
    Grazie per l'attenzione.
    Firma:

    https://servizi.quirinale.it/webmail/missiva.as...-

    RispondiElimina
  12. colpa della sterilità causata dallo stress, vedi Milano... e non mi tira neanche, vabbè, pensateci voi!

    RispondiElimina
  13. Grazie:)!
    SanRemo quest' anno fa pena...
    Morandi sembra depresso, Belen può fare molto meglio ed è molto più solare..
    L' unica che mi piace un po' e la Canalis perchè è molto attiva.
    W Belen comunque u.u

    RispondiElimina
  14. Quanti abitanti ci sono nel capoluogo di catania?????????

    RispondiElimina
  15. Bisogna crescere ancora, ma diminuire un pò il costo della vita e garantire la sicurezza di un lavoro stabile per dare la possibilità a coppie giovani (italiane o almeno uno dei due partner), di poter avere almeno 3 figli. Una donna del mio paese ne ha fatti 5 e adesso i primi 2 sono sposato e hanno 2 figli a testa. La Germania ne ha c.ca 82 milioni, noi siamo appena in 60 milioni e qualcosa. La cina un giorno o l'altro ci sottra tutti, ne hanno 1.331.485.250 circa. sono in molti per non dire l'india e gli altri paesi arabi che crescono in popolazione.
    Per me incorporerei anche Istri-quarnero e malta.

    06/feb/2011 14:27:00
    Anonimo ha detto...
    L'Argentina ne ha circa 37 milioni e qualcosa, tra cui molti hanno e voglio la cittadinanza del nostro paese, ma non è possibile concedrla a tutti. Dobbiamo crescere in casa nostra e le new entri che prendono la cittadinanza, devono rinunciare alla loro, come fa la Germania. Magari anche convertirsi e diventare Cristiani.
    Oppure le previsioni "ALLARME" sono quelle che stiamo andando sempre più in declino e nel 2050 (spero di essere già nel regno dei cieli) saremo solo il 7% (continente Europeo) contro il 93% restante al mondo. Eravamo negli anni 70-80 in 22 milioni siamo cresciuti, ma non è mai abbastanza, rispetto ad altri paesi.
    NON E' UNA BELLA SITUAIONE

    RispondiElimina
  16. chi vuole il numero di laura sono una modella che non esce ancora in t.v.

    RispondiElimina
  17. si vala 57 milioni registrati....
    con tutti i clandestini che arrivano ogni
    giorno e stranieri da altri paesi...
    saremo il doppio di 57

    RispondiElimina
  18. Con 60.418.711 abitanti, l'Italia è il quarto paese dell'Unione europea per popolazione (dopo Germania, Francia e Regno Unito).
    La sua densità demografica è di 200,5 abitanti per chilometro quadrato, più alta della media dell'unione.

    RispondiElimina
  19. Il Regno d'Italia (1861-1946) nacque nel 1861 dopo l'esito della seconda guerra di indipendenza e dopo i plebisciti degli altri territori conquistati. Con la prima convocazione del Parlamento italiano del 18 febbraio 1861 e la successiva proclamazione del 17 marzo, Vittorio Emanuele II fu il primo re d'Italia (1861-1878). La popolazione, rispetto all'originario Regno di Sardegna, quintuplicò. Istituzionalmente e giuridicamente, il Regno d'Italia venne configurandosi come un ingrandimento del Regno di Sardegna. Ciò, ed anche l'aver a modello la struttura della Francia, comportò quella che viene chiamata la piemontesizzazione del Paese ed un assetto fortemente accentrato, tanto che lo stesso presidente Giorgio Napolitano ha dichiarato che oggi occorre «superare il vizio di origine del centralismo statale di impronta piemontese»[51].
    Il neonato Stato, una monarchia costituzionale, si ritrovò, fin dai primi tempi, a tentare di risolvere problemi di standardizzazione delle leggi, di mancanza di risorse a causa delle casse statali vuote per le spese belliche, di creazione di una moneta unica per tutta la penisola e più in generale problemi di gestione per tutte le terre improvvisamente acquisite. A questi problemi, se ne aggiungevano altri, come ad esempio l'analfabetismo e la povertà diffusa, nonché la mancanza di infrastrutture. La questione che tenne banco nei primi anni della riunificazione d'Italia fu la questione meridionale ed il brigantaggio antisabaudo delle regioni meridionali (soprattutto tra il 1861 e il 1869). Ulteriore elemento di fragilità era costituito dall'ostilità della Chiesa cattolica e del clero nei confronti del nuovo Stato, ostilità che si sarebbe rafforzata dopo il 1870 e la presa di Roma (questione romana).

    RispondiElimina
  20. Membro NATO dal:4 aprile 1949
    Membro ONU dal:14 dicembre 1955
    Membro UE dal:1º gennaio 1958

    RispondiElimina
  21. Durante la Seconda Repubblica si riuscì seppure fra notevoli contraddizioni a bloccare l'azione della mafia, con una serie di leggi, e con l'arresto della cupola mafiosa nel corso degli anni novanta e primi anni 2000. Nello stesso periodo si riuscì a risanare almeno in parte i conti pubblici italiani, permettendo all'Italia seppure con molti sacrifici, di far rientrare prima la lira nello SME e poi di aderire nel 1998 al primo gruppo di paesi che fondarono la moneta unica europea "L'EURO". Sul piano politico nacquero dalla disintegrazione dell'ordine precedente, alcuni nuovi partiti come quello costituito dall'imprenditore Silvio Berlusconi, Forza Italia, il nuovo Partito Polare Italiano, nato dalle ceneri della vecchia DC, e Alleanza Nazionale, che sdoganatasi dal vecchio MSI, divenne il nuovo partito della destra italiana. Questi nuovi soggetti insieme al PDS nato nel 1990 andarono a formare due coalizioni di governo alternative, quella di centrodestra formata da Forza Italia e AN con l'entrata dell'altra grande forza politica ovvero la Lega Nord e quella di centrosinistra formata dal PDS, il PPI e altre forze minori. Queste due coalizioni si alternarono al governo del paese in modo litigioso nel corso degli anni anni novanta e anni 2000. Così facendo si consolidò il principio del bipolarismo e l'alternanza fra i governi dei due schieramenti di centrosinistra e centrodestra: dal 1996 al 2001 i governi dell'Ulivo, dal 2001 al 2006 quelli della Casa delle Libertà, dal 2006 al 2008 quello dell'Unione, e dal 2008 quello del Popolo della Libertà.

    RispondiElimina
  22. « Il Bel Paese ch' Appennin parte e 'l mar circonda e l'Alpe »
    (Francesco Petrarca, Canzoniere, s. CXLVI)
    L'Italia (ascolta[?·info]), ufficialmente Repubblica italiana,[1] è uno Stato membro dell'Unione Europea situato nell'Europa meridionale affacciata sul mar Mediterraneo, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica da cui prende il nome. Il paese si estende su una superficie di 301.336 km² e conta 60.642.308 abitanti[2].
    È chiamata anche antonomasticamente "Stivale" per la forma e "Bel paese" per il clima e le bellezze naturali e artistiche.[3] A nord è delimitata dalle Alpi e confina con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia. Al centro e al sud si allunga nel Mediterraneo formando una penisola circondata dai mari Tirreno, Adriatico e Ionio. L'Italia insulare comprende la Sicilia e la Sardegna. I microstati San Marino e Città del Vaticano sono enclavi, il comune di Campione d'Italia è una exclave in territorio svizzero.
    L'Italia è stata abitata fin dal paleolitico. La città di Roma è stata per secoli il centro politico e culturale della civiltà occidentale, capitale di un impero che comprendeva l'Europa occidentale e balcanica, l'Africa settentrionale e il Medio Oriente. Nel V e VI secolo fu soggetta a numerose invasioni che contribuirono alla caduta dell'Impero romano d'Occidente nel 476. Nell'alto Medioevo l'Italia centrale e quella settentrionale fecero parte del Sacro Romano Impero, nel basso Medioevo fu al centro dei traffici commerciali tra Europa e Oriente.
    Nel Rinascimento tornò ad essere il centro culturale del mondo occidentale. Dal XVII secolo, divisa in vari stati, fu dominata direttamente o indirettamente dagli spagnoli, dai francesi e poi dagli austriaci. Durante il Risorgimento combatté per l'indipendenza e per l'unità finché nel 1861 fu proclamato il Regno d'Italia. Per completare la riunificazione partecipò alla prima guerra mondiale e ottenne la vittoria. Dal 1922, per un ventennio, fu governata dalla dittatura fascista e durante tale periodo partecipò alla seconda guerra mondiale uscendone sconfitta. Gli ultimi anni di guerra furono caratterizzati dalla fine del fascismo e dalla Resistenza. Il Regno d'Italia cessò di esistere il 18 giugno 1946 quando, a seguito di un referendum svoltosi il 2 giugno precedente, lo Stato italiano divenne una repubblica.
    L'Italia, settima potenza economica mondiale, è un paese con un alto standard di vita. È membro fondatore dell'Unione europea, della NATO, del Consiglio d'Europa, dell'OCSE, e aderisce all'ONU e all'Unione Europea Occidentale. È inoltre membro del G7, G8 e G20. Gli italiani figurano al primo posto in Europa per aspettativa di vita[4] e possiedono il secondo sistema sanitario del mondo.[5] L'Italia è il paese con il maggior numero di siti patrocinati UNESCO[6] ed il quinto paese più visitato del mondo.

    RispondiElimina
  23. queste info su state prese WIKIPEDIA l'enciclopedia libera
    http://it.wikipedia.org/wiki/Italia

    RispondiElimina
  24. L'arrivo in Italia delle truppe napoleoniche risveglia il sentimento nazionale,[25] richiamato nel proclama di Rimini,[26] con cui Gioacchino Murat, durante la guerra austro-napoletana, si rivolge agli italiani affinché si uniscano per salvare il regno di Napoli. È l'inizio del Risorgimento, il periodo della storia d'Italia che porta all'unità politica e all'indipendenza della nazione e che occupa un arco temporale di vari decenni, concludendosi solo nel 1861 con la nascita del Regno d'Italia, sotto la dinastia di Casa Savoia.
    Esso vede i primi patrioti aderire inizialmente alla società segreta della Carboneria, cui seguono i moti del 1820-1821, duramente repressi dagli austriaci. All'affermazione della Carboneria segue quella della Giovine Italia e altri tentativi insurrezionali, tra cui quello dei fratelli Bandiera (1844).
    I moti del 1848 portano alla prima guerra d'indipendenza contro gli austriaci, che vede coinvolte le popolazioni cittadine, in particolare durante le cinque giornate di Milano, le dieci giornate di Brescia e la spedizione nel 1857 di Carlo Pisacane nel Regno delle Due Sicilie.[27] Né la guerra, né gli altri tentativi sono però coronati da successo.
    Nel 1859, con la seconda guerra d'indipendenza prima e con la spedizione dei Mille poi, s'innesca il definitivo processo di unificazione, che porta in breve alla conquista e all'annessione di varie regioni e del Regno delle Due Sicilie: pochi mesi dopo, nel 1861, a Torino viene proclamato il Regno d'Italia, che non comprende ancora il Veneto, il Lazio, il Trentino-Alto Adige e la Venezia Giulia.
    Tra i maggiori artefici del processo spiccano Mazzini, fondatore della Giovine Italia e figura eminente del movimento liberale repubblicano italiano ed europeo, Garibaldi, repubblicano e di simpatie socialiste, Cavour, statista in grado di muoversi sulla scena europea per ottenere sostegni, anche finanziari, all'espansione del regno di Sardegna e Vittorio Emanuele II, abile a concretizzare il contesto favorevole con la costituzione del Regno d'Italia.[28]

    RispondiElimina
  25. La cucina italiana, una delle più note ed apprezzate nel mondo, conta su una vasta gamma di prodotti enogastronomici,[200] molto vari da zona a zona, dovuti sia a fattori storici (numerosi popoli l'hanno abitata nel corso dei secoli)[201] che climatico-territoriali, dal clima montano delle Alpi a quello continentale della pianura Padana al temperato delle zone costiere.[200]


    La pizza Margherita
    Come in altri paesi europei del mediterraneo, sono presenti tratti distintivi ed elementi che caratterizzano la dieta mediterranea, un modello nutrizionale che usa alimenti naturali come legumi, cereali, carni bianche e pesce azzurro, frutta e verdura e pochi grassi (con utilizzo prevalente dell'olio extravergine di oliva),[202] inserita nel 2010 nella lista dei patrimoni immateriali dell'umanità.[6] Alcuni alimenti, come la pasta e la pizza, sono simboli universalmente riconosciuti della cucina italiana.[200]
    I prodotti agroalimentari tradizionali italiani sono inclusi dal Ministero dell'Agricoltura in un apposito elenco; ad essi vanno aggiunti, ai sensi del Regolamento CE 510/2006, i prodotti DOP e IGP italiani ed i vini IGT, DOC[203] e DOCG.[204]
    Alcune associazioni, come Slow Food e l'Accademia Italiana della Cucina, si occupano della riscoperta per la gastronomia e l'enologia e della salvaguardia delle tradizioni regionali italiane.

    RispondiElimina
  26. Festività
    Data Nome Spiegazione
    1º gennaio Capodanno
    6 gennaio Epifania La Chiesa cattolica e altre chiese cristiane ricordano la manifestazione della divinità di Gesù Cristo (ricorre anche la Festa della Befana).
    variabile * Pasqua La Chiesa cattolica e altre chiese cristiane ricordano la risurrezione di Gesù.
    variabile ** Lunedì dell'Angelo Lunedì di Pasqua, Pasquetta.
    25 aprile Festa della Liberazione Fine della Seconda guerra mondiale (1945) in Italia e la liberazione dal nazifascismo.
    1º maggio Festa dei lavoratori
    2 giugno Festa della Repubblica italiana Festa nazionale, che celebra la nascita della Repubblica italiana (2 giugno 1946).
    15 agosto Ferragosto La Chiesa cattolica ricorda l'assunzione della beata vergine Maria.
    1º novembre Ognissanti
    8 dicembre Immacolata Concezione La Chiesa cattolica ricorda l'istituzione del dogma secondo cui la beata vergine Maria è stata preservata, fin dall'istante del suo concepimento, dal peccato originale e non commise, in tutta la sua vita, alcun peccato, neanche veniale.
    25 dicembre Natale La Chiesa cattolica e altre chiese cristiane ricordano la nascita di Gesù Cristo.
    26 dicembre Santo Stefano Giorno festivo, non religioso (non "di precetto"), stabilito nel dopoguerra per allungare la festività solenne del Natale.
    * Pasqua: prima domenica successiva al primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera: può cadere dal 22 marzo al 25 aprile
    ** Pasquetta: lunedì successivo alla Pasqua

    RispondiElimina
  27. In Alto Adige il lunedì di Pentecoste è considerato giorno festivo.
    Il 17 marzo 2011, 150º anniversario dell'Unità d'Italia, è stato proclamato festa nazionale.
    Fino al 1977, in base alla Legge 5 marzo 1977, numero 54, erano considerati giorni festivi agli effetti civili:
    19 marzo, San Giuseppe;
    Ascensione, 40 giorni dopo Pasqua;
    Corpus Domini, 60 giorni dopo Pasqua;
    29 giugno, Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma;
    4 ottobre, San Francesco d'Assisi, patrono d'Italia;
    4 novembre, giorno della vittoria nella prima guerra mondiale.

    RispondiElimina
  28. forza juve marocco

    RispondiElimina
  29. Se in italia ci sono 60.400.000 abitanti,mettiamo che 30.000.000 pagano di tasse 500 euro al mese,entrano nelle casse 1500.000.000 di euro al mese,in un anno sono 1800.000.000.000 di euro,tanti soldi.Io se andro in pensione con 40 anni di contributi,avrò versato più o meno 240.000 euro,se avrò la fortuna di prendere 1000 euro per 20 anni riprenderò i 240.000 versati da me.Ora mi chiedo,se uno con un briciolo di cultura e una manciata di euro,riesce a lavorare e fare soldi,allora comè che con tutta la cultura che hanno a roma,riescono a non fare aumentare quei 1800.000.000.000 euro?ma il peggio che non riescono nemmeno a farli bastare,e noi diventiamo sempre più poveri,ma loro sono sempre ricchi.I numeri usati da me sono esempi,qualcuno sa fare il conto più preciso?

    RispondiElimina
  30. 57.000.000 di abitanti in italia.
    non oso immaginare i proventi giornalieri nelle casse dello stato fra:
    tasse su carburante
    tasse sul tabacco e alcol
    lotterie e gratta e vinci
    spese sanitarie
    tasse e tasse per ogni singolo cittadino che svolge un lavoro dichiarato (il mio reddito 7.500 euro per l'anno 2011 ha visto tasse pagate allo stato di 1450 euro dilazionate in 5 rate).
    il mio, è più un dubbio che una presa di posizione, in quanto la domanda che sorge è questa:
    dove vanno a finire questi soldi?
    se dovessi pensare una cifra, prendendo in considerazione i punti elencati, direi che almeno almeno 15 milioni quotidiani minimo, di euro, ogni giorno entrano nelle casse dello stato. è possibile che sia questa la cifra che viene percepita?
    sarei molto felice di riuscire a trovare una risposta a questa mia domanda visto il fatto che oggi come oggi la politica viene messa in cattiva luce da una grande maggioranza di persone.
    prima di dare il mio giudizio, cerco nel frattempo la mia risposta.

    RispondiElimina
  31. La Popolazione Italiana e circa 57.000.000.
    di iscritti nei comuni e provincie .dobbiamo aggiungere gli emmigrati senza nessuna residenza .Uomini,Donne ,Banbini .
    circa la meta 28.500.000 sono uomini e donne .maturi .
    14.250.000 fanno parte della classe politica e i dipendenti statali e comunali e forze di ordine e pubblica sicurezza .non producono ,solo sfruttano
    il rimanente 14.250.000 sono coloro che faticano e producono il benessere per la intera nazione .
    I politici devono incominciare a sudare e a faticare per Guadagnare le mille euro al mese come noi del popolo .

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A cosa servono i politici ?
      che differenza esiste tra Mafia e POlitici ?
      a che scopo hanno il pizzo a che scopo hanno le tasse ?

      Elimina
  32. Se ogni persona pagasse un euro Italia uscirebbe dalla crisi

    RispondiElimina
  33. troppi stranieri da mantenere

    RispondiElimina
  34. troppi stranieri da mantenere

    RispondiElimina