Visualizzazione post con etichetta censimento 2011. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta censimento 2011. Mostra tutti i post

23/01/11

Censimento 2011 anche per le coppie omosessuali

censimento gay
Partirà a settembre il quindicesimo Censimento della popolazione, delle famiglie e delle abitazioni che scatterà la fotografia a 60 milioni di italiani e 25 milioni di famiglie. Ma ad essere fotografate per la prima volta saranno anche le coppie gay.
Nel progetto (in corso di approvazione) presentato dall’Istat al Garante è previsto infatti l’inserimento di due caselle: “convivente dell’intestatario in coppia di sesso diverso” e “convivente dell’intestatario in coppia dello stesso sesso”
“La notizia di oggi - dichiara Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay - ci riempie di piacere. Con il prossimo censimento cominceremo finalmente a costruire un quadro chiaro di quante coppie conviventi potrebbero usufruire di giuste leggi di piena parità e uguaglianza”
Tra le altre novità di questo censimento, anche la possibilità di compilare i moduli on-line. L’elaborazione dei dati richiederà un po’ di tempo: i primi risultati saranno disponibli nel 2014.

fonte: http://www.napoligaypress.it/?p=5680

21/01/11

Censimento 2011 a Fasano

Avviate le rilevazioni dei numeri civici degli immobili

Nell’ambito del censimento nazionale della popolazione 2011 sono iniziate le rilevazioni nel territorio fasanese relative ai numeri civici. Sono undici i rilevatori fasanesi (dipendenti comunali) che stanno controllando e censendo le numerazioni inscritte accanto agli ingressi di abitazioni, esercizi commerciali e locali in genere.
«Il censimento nazionale e, in particolare, la rilevazione dei numeri civici ci consentirà di poter sistemare tante situazioni segnalateci che impediscono, in qualche caso, anche il normale recapito della corrispondenza – afferma il sindaco Lello Di Bari -; per questo invito i cittadini a collaborare con i rilevatori, nel caso questi avessero necessità di chiarimenti sul numero civico dell’abitazione o del locale in questione».

fonte: http://www.brundisium.net/notizie/shownotiziaonline.asp?id=34991

14/10/10

Obiettivi del Censimento del 2011

Dal sito dell'Istat possiamo carpire perchè vengono effettuati i censimenti:

Per cogliere il cambiamento e governarlo
L'Italia si trasforma e, al suo interno, territori vicini si sviluppano a ritmi e con modalità diverse. Ogni dieci anni i censimenti dell'agricoltura, della popolazione e delle abitazioni, dell'industria e dei servizi entrano nel cuore del Paese e ne descrivono le caratteristiche area per area, microarea per microarea. Non esiste altra fonte informativa così dettagliata.

Per eleggere i rappresentanti dei cittadini
Dai censimenti desumiamo la popolazione legale dei comuni che è necessaria sia a fini giuridici generali sia a fini elettorali, per ripartire i seggi nelle elezioni europee, politiche e amministrative.

Per valutare e programmare
L'uso dei dati censuari è molteplice. Per la Protezione Civile, ad esempio, è fondamentale conoscere la distribuzione territoriale degli edifici e le loro principali caratteristiche in modo da valutare i rischi sismici; così come avere dati sulla popolazione residente per aree sub-comunali è necessario per predisporre piani di evacuazione efficaci.

Per la trasparenza
I censimenti offrono informazioni indispensabili a chi ha responsabilità di governo e programmazione territoriale e utili ai cittadini e alle istituzioni per valutare le politiche realizzate.

Per realizzare uno sviluppo sostenibile
I dati che descrivono la distribuzione dei cittadini sul territorio aiutano a programmare un più corretto rapporto con l'ambiente e un uso sostenibile delle risorse.

Per assolvere a un obbligo comunitario
I regolamenti europei in materia sono vincolanti: il censimento dell'agricoltura e quello della popolazione e delle abitazioni vanno realizzati. Ai paesi inadempienti viene comminata un'ammenda.

Per confrontare l'Italia con gli altri Paesi
Nei Paesi Ue i censimenti del 2010 e 2011 si svolgeranno secondo regolamenti europei particolarmente stringenti sulle informazioni da ottenere. Per questo, a censimenti effettuati, sarà possibile confrontare le diverse regioni d'Europa su numerosi aspetti di carattere sociale ed economico.

Per far crescere la competitività
I dati ottenuti dai censimenti vengono utilizzati nella ricerca scientifica e sono necessari alle imprese per impostare le proprie strategie e migliorare la competitività.

Per produrre nuove informazioni
I dati censuari sono la base necessaria per realizzare indagini campionarie e sondaggi, così importanti in una società in cui le informazioni devono essere attendibili e disponibili in tempi rapidi.

fonte: http://www.istat.it/censimenti/obiettivi.html

30/08/10

Quanti abitanti ci sono a Modena?

Modena è una città dell'Emilia Romagna ed è anche capoluogo di provincia.

E' un'antica sede universitaria e arcivescovile.

Con la sua superficie di 183,23 km² e una densità di 992 ab./km² nel suo territorio vivono 185.624 abitanti (dati ISTAT al 30 Maggio 2010)

26/08/10

Kosovo: Censimento entro aprile 2011

 Il nuovo censimento in Kosovo si terra' entro il prossimo aprile, ha annunciato il ministro della pubblica amministrazione Edita Tahiri. A questo scopo, ha aggiunto il ministro, e' gia' stato istituito un apposito Fondo fiduciario che raccogliera' donazioni a livello nazionale e internazionale. E' previsto che la commissione europea partecipi con un contributo di 2,5 milioni di euro. L'ultimo censimento relativo alla popolazione kosovara era stato condotto 30 anni fa.


fonte: ansa.it

19/05/10

Istat: Giovannini, niente fondi per censimento 2011, terribile non farlo

A meno di 18 mesi non c'e' neanche la legge che lo indice (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 18 mag - "Sarebbe terribile non fare il 15esimo censimento nazionale nel 150esimo anniversario dell'Unita' d'Italia". E' l'allarme lanciato dal presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, nel corso di un incontro svolto nell'ambito del Forum Pa. "Ogni tanto - ha aggiunto - colgo l'occasione per ricordare che siamo a meno di 18 mesi dal lancio del censimento e non abbiamo i fondi ne' la legge che lo indice".

fonte: ilsole24ore

18/05/10

GB: proposta di censire l’heavy metal come credo religioso

Nel Regno Unito i censimenti registrano anche l’appartenenza religiosa. Molti cittadini non credenti non prendono sul serio la domanda, tanto che, all’ultima tornata, alcune centinaia di migliaia di britannici dichiararono di seguire la “forza” della religione Jedi. In vista del prossimo censimento, previsto per il 2011, la rivista Metal Hammer ha proposto ai suoi lettori di dichiarare di credere nell’heavy metal. La proposta sta raccogliendo decine di migliaia di adesioni su Facebook.

Nuove regole per il censimento indiano: il ritorno al sistema delle caste

Una riforma controversa che potrebbe alimentare odio e scontri tra le caste

La camera bassa del parlamento indiano, il Lok Sabha, ha votato giovedì scorso l'introduzione del sistema delle caste induiste nel censimento decennale della popolazione, in corso dall'inizio di aprile. Il censimento, un'opera faraonica, si propone di rilevare informazioni demografiche su circa un miliardo e duecento milioni di persone. Fino al marzo 2011, due milioni e mezzo di ufficiali governativi, saranno impiegati in visite porta a porta nei trentacinque Stati della repubblica federale indiana. Distribuiranno un questionario, redatto nelle diciotto lingue che sono parlate nel Paese.

La decisione del Lok Sabha segna una svolta storica. Era dal 1931, durante il dominio coloniale britannico, che non si faceva riferimento alle caste nei censimenti. Da più di un anno, i politici indiani discutono su questo tema delicato. Molti osservatori, infatti, temono che tornare al sistema induista possa generare episodi di violenza e odio tra comunità. L'accordo, però, è stato raggiunto con l'obiettivo di fotografare realisticamente l'incredibile varietà demografica indiana. Per il ministro della Giustizia Veerappa Moily, le caste sono radicate nella cultura e nell'organizzazione sociale indiana: "sono in vigore da sempre, anche senza essere ufficialmente incluse nel censimento." E' inutile, secondo Moily, non tenere conto di questa realtà dei fatti.

Il nuovo censimento potrebbe rappresentare un passo avanti verso la riduzione dell'endemica povertà delle caste più basse. Gopinath Munde, capo del partito d'opposizione Bharatiya Janta Party (BJP), ha dichiarato che: "stimare con certezza la quantità di persone che appartengono alle classi più povere porterà giustizia sociale perché gli aiuti economici pubblici - come la tessera alimentare e posti riservati nelle aziende - sono devoluti ai meno abbienti."

Ufficialmente, le caste sono state abolite dalla Costituzione del 1950, ma la popolazione indiana è ancora divisa tra le quattro principali caste del sistema induista - kshatriya (il re e i guerrieri), brahmani (i sacerdoti), vaishya (gli agricoltori e i mercanti) e shudra (i servi). In aggiunta, vi sono oltre duemila sotto-caste e i dalit o intoccabili (anche definiti ‘fuori casta') che sono circa 16 milioni di persone, secondo l'ultimo censimento del 2001. I dalits si trovano al livello più basso della scala sociale. Sono dediti a mansioni considerate 'impure', ai lavori meno retribuiti e più pericolosi.

Con la riforma votata dal parlamento, verrà fatto un riferimento alle caste già note, ma anche a quelle non classificate, in inglese 'other backward castes' (OBC). Nel censimento del 1931, parte della popolazione aveva mentito sulla propria casta, nel tentativo di guadagnare prestigio sociale. Ora, potremmo assistere al contrario: molti cittadini potrebbero dichiarare di appartenere ai dalits e alle 'other backward castes' per ottenere aiuti statali. "Bisogna tener presente", ha ricordato Sharad Yadav del Janata Del Party, "che l'80 percento della popolazione indiana è indigente e accede soltanto al 20 percento delle occupazioni." Yadav denuncia la scarsità di membri delle 'other backward castes' persino nelle istituzioni governative, come l'ufficio presidenziale, i ministeri e il parlamento. La grande speranza politica, legata alla riforma del censimento, è che avere una scehmatizzazione chiara delle caste porti a una riduzione dell'endemica violenza tra comunità e permetta agli analisti di individuare i gruppi di popolazione, bisognosi di aiuto economico.

fonte: Raffaella Ruffo http://it.peacereporter.net/articolo/21903/Il+ritorno+al+sistema+delle+caste

27/02/10

Includiamo le persone lgbt nel censimento 2011

26/02/2010 - Ufficio stampa Arcigay : Le associazioni lesbiche, gay, bisessuali e trans italiane hanno inviato oggi una lettera al Presidente dell’ISTAT, Enrico Giovannini, per richiedere un incontro utile a individuare strumenti di inclusione dei temi lgbt e a rappresentare correttamente la realtà delle convivenze affettive nell’ambito del censimento generale della popolazione del prossimo anno.

“Il censimento 2011 dovrà fornire la fotografia di una realtà sociale in profonda trasformazione, che vede da anni una crescente presenza di convivenze affettive sia eterosessuali che omosessuali” – dichiarano i rappresentanti delle 12 associazioni – “Riteniamo che la conoscenza di queste realtà, cosí come della realtà di tutte le persone lgbt, sia oggi imprescindibile per la programmazione di qualsiasi intervento socio-economico a sostegno della popolazione.”

23/02/10

Prove di censimento negative a Genova

Riscontri negativi dalla città di Genova per le prove di censimento: ha risposto soltanto un nucleo su tre ai questionari sperimentali inviati a settemila famiglie del capoluogo dall'Istat.
L'esperimento è stato portato avanti prima del censimento ufficiale a livello nazionale, programmato nel 2011. 
Alle domande – alle quali si poteva rispondere anche via internet – hanno risposto soltanto quattromilanovecento nuclei familiari. Intanto, in vista del 2011, le associazioni gay chiedono all’Istat di censire le coppie che si dichiarano omosex.





fonte: http://www.cittadigenova.com/Genova/Cronaca/Prove-di-censimento-negative-a-Genova-20019.aspx

19/02/10

Statistiche italia

In Italia pochi figli e oltre 4 milioni di immigrati
Cresce la popolazione, ma nel 2009 è record di decessi. Aumenta anche l'età media: 78,9 anni per gli uomini e a 84,2 per le donne

Cresce la popolazione in Italia, ma diminuiscono i cittadini italiani e nel paese ci sono sempre più stranieri: oltre 4 milioni di abitanti, infatti, sono immigrati residenti. E se aumenta l'età media di vita, si fanno sempre meno figli: 1,4 è la media per donna. E' questa la fotografia scattata dall'Istat sulla situazione demografica italiana.

SIAMO OLTRE 60 MILIONI
La popolazione, al primo gennaio 2010, ha raggiunto i 60 milioni e 387 mila residenti, con un tasso di incremento del 5,7 per mille. E, mentre per il terzo anno consecutivo la popolazione di cittadinanza italiana è in diminuzione, gli stranieri sono 4 milioni e 279mila, in aumento di 388mila unità rispetto allo scorso anno. Secondo i dati diffusi dall'Istat, la popolazione in età attiva è in aumento, per lo più frutto delle migrazioni dall'estero, di circa 176 mila unità, giungendo a rappresentare il 65,8% del totale. I giovani fino a 14 anni sono aumentati di circa 53 mila unità e rappresentano il 14% del totale. Gli over 65 risultano in aumento di 113 mila unità e sono giunti a rappresentare il 20,2% della popolazione. Gli stranieri sono in costante aumento e costituiscono il 7,1% del totale: in ordine sono rumeni (953 mila), albanesi (472 mila) e marocchini (433 mila). Tra i paesi asiatici la prima comunità è quella cinese, con 181 mila presenze.

MENO FIGLI E PIU' TARDI
L'Italia si conferma un paese dove si fanno pochi figli. Nel 2009 il numero medio per donna è stimato a 1,41 rispetto all'1,42 del 2008. La fecondità è dunque in una fase di assestamento. Si mantiene superiore a quella dell'epoca di minimo, tipica della metà degli anni '90, ma ancora non si muove con decisione in direzione di quello che è considerato l'obiettivo ottimale per una popolazione, ossia il livello di sostituzione delle coppie, pari a circa 2,1 figli per donna. Cresce anche l'età media al parto, stimata in 31,2 anni, leggermente più elevata di quella del 2008 (31,1) e ben 1,4 anni maggiore del livello raggiunto nel 1995 (29,8).

RECORD DI MORTALITA'
Record di decessi, invece, nel 2009. Si è raggiunto il più alto livello mai registrato dal secondo dopoguerra. La stima relativa ai decessi ha sfiorato 588 mila unità, per un tasso di mortalità pari al 9,8 per mille. Nonostante possa essere soggetta a fenomeni di natura ambientale (come ad esempio accadde nel 2003 con ondate di freddo invernale e di calura estiva), l'eccezionalità della mortalità nel 2009 e, di conseguenza, un saldo naturale così negativo come mai si era osservato in precedenza, sono il risultato del processo di invecchiamento della popolazione, per cui aumentano gli individui cui, anno dopo anno, è permesso il raggiungimento delle fasi estreme dell'esistenza e aumentano in termini assoluti i decessi.

CRESCE LA SPERANZA DI VITA
Aumenta invece la stima della speranza di vita alla nascita, pari a 78,9 anni per gli uomini e a 84,2 anni per le donne. Rispetto al 2007, ultimo valore basato sui dati totalmente osservati, la crescita è di 0,2 anni per uomini e donne. (Apcom)

Italia: i residenti sono 60.387.000

2010 : Quanti abitanti ci sono in italia? Quante persone ci sono in italia?

Il 20% ha più di 65 anni. I giovani sotto i 14 anni sono il 14%. Gli stranieri hanno raggiunto il 7,1% del totale.


ROMA - Al 1° gennaio 2010 i residenti in Italia erano 60.387.000 e hanno fatto registrare un tasso di incremento del 5,7 per mille. Lo comunica l'Istat. Al censimento del 21 ottobre 2001 i residenti erano risultati essere 56.995.744. In nove anni, quindi, la popolazione presente in Italia è aumentata di 3,4 milioni di unità.
STRANIERI - I cittadini stranieri sono in costante aumento e costituiscono ora il 7,1% del totale. Gli ingressi dall'estero da parte di cittadini stranieri si sono mantenuti elevati anche nel 2009, ma risultano in calo rispetto ai due anni precedenti, forse a causa della crisi occupazionale. Al 1° gennaio 2010 gli stranieri residenti in Italia erano circa 4.279.000 (+388 mila in un anno). Le cittadinanze straniere maggiormente rappresentate sono quella rumena (953 mila), albanese (472 mila) e marocchina (433 mila), le quali costituiscono il 43% delle presenze.

ETÀ - La popolazione in età attiva (65,8%) mostra un incremento, per lo più frutto delle migrazioni dall'estero, di circa 176 mila unità. I giovani fino a 14 anni di età (14%) aumentano di circa 53 mila unità. Le persone di 65 anni e più sono giunte a rappresentare il 20,2% della popolazione e sono aumentate di 113 mila unità.

NASCITE - Le nascite sono stimate pari a 570 mila unità (-6.700 rispetto al 2008), il secondo dato pià alto dal 1993, da cui deriva un tasso di natalità pari a 9,5 per mille residenti. Ma i nati da madri straniere sono giunti a circa 94 mila, pari al 16,5% del totale, di cui il 3,4% con partner italiano. Nel 2009 le donne italiane hanno procreato mediamente 1,33 figli ciascuna, contro i 2,05 figli per donna delle cittadine straniere. Il tassso di fecondità (numero di figli per donna) è risultato quindi di 1,41, in leggero calo rispetto al 2008 (1,42). Nel 2009 l'età media al parto è stimata in 31,2 anni, leggermente più elevata di quella del 2008 (31,1) e di 1,4 anni maggiore del livello raggiunto nel 1995 (29,8). Le italiane però hanno un'età media di 31,7 anni, contro i 28,7 anni delle straniere.


SPERANZE DI VITA - Nel 2009 la stima della speranza di vita alla nascita è pari a 78,9 anni per gli uomini e a 84,2 anni per le donne. Rispetto al 2007, la crescita è di 0,2 anni per uomini e donne. La differenza tra i generi, che era pari a 6,9 anni nel 1979, è oggi ridotta a 5,3 anni

15/02/10

Glossario sul Censimento

BOD5
Il saggio del B.O.D. (Biochemical Oxygen Demand) esprime la quantità di ossigeno necessaria per
l’ossidazione biochimica delle seguenti sostanze contenute nell’acqua:
- composti organici, i cui atomi di carbonio vengono utilizzati dai microrganismi come alimento per le
varie attività vitali (accrescimento, respirazione, riproduzione);
- composti ossidabili dell’azoto utilizzati come fonte energetica da batteri specifici come ad esempio il
Nitrosomonas e il Nitrobacter;
- sostanze inorganiche – come ad esempio ferro (II), solfuri e solfiti – che vengono facilmente ossidate
dall’ossigeno presente nelle acque.
Il metodo di analisi si basa sulla determinazione dell’ossigeno disciolto nel campione da analizzare prima e
dopo una incubazione, al buio ed alla temperatura di 20 °C, di cinque giorni.
22
Ente gestore del servizio idrico 
E' il soggetto giuridico che ha la responsabilità economica complessiva della gestione di un servizio idrico
(fonte di approvvigionamento, acquedotto, rete di distribuzione dell'acqua potabile, rete fognaria, impianto di
depurazione delle acque reflue). Non possono essere considerati enti gestori dei servizi idrici coloro che
svolgono soltanto le attività di manutenzione o di conduzione dei singoli impianti.
Fonte di approvvigionamento di acqua per uso potabile 
Opera di captazione o derivazione di acqua per uso potabile da corpi idrici (acque sotterranee, corsi d’acqua
superficiali, laghi, bacini artificiali, acque marine o salmastre).
Gestione del servizio idrico integrato Consiste nella gestione integrale della filiera d’uso delle acque urbane, inteso come insieme dei servizi pubblici di captazione e/o derivazione, trasporto adduzione e distribuzione di acqua ad uso civile, di
fognatura e depurazione delle acque reflue.
Impianto di depurazione delle acque reflue urbane 
Si intende una installazione adibita alla depurazione di acque reflue provenienti da insediamenti civili ed
eventualmente da insediamenti produttivi (impianti misti), cui possono mescolarsi le acque meteoriche e
quelle di lavaggio delle superfici stradali.
Rete di distribuzione dell’acqua potabile 
Si intende il complesso di tubazioni, relativo all’intero territorio comunale che partendo dalle vasche di
alimentazione (serbatoi, vasche, impianti di pompaggio…) distribuisce l’acqua ad uso potabile ai singoli
punti di utilizzazione (abitazioni, stabilimenti, negozi, uffici, ecc).
Servizio idrico integrato (Sii) 
Il Servizio idrico integrato è costituito dall’insieme dei servizi pubblici di prelievo, adduzione e distribuzione
di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue (legge 36/1994, art.4, c. 1, lettera f).
Trattamento primario 
Trattamento delle acque reflue che comporti la sedimentazione dei solidi sospesi mediante processi fisici e/o
chimico-fisici e/o altri, a seguito dei quali prima dello scarico il BOD5 delle acque in trattamento sia ridotto
almeno del 20 per cento ed i solidi sospesi totali almeno del 50 per cento.
Trattamento secondario 
Trattamento delle acque reflue mediante un processo che in genere comporta il trattamento biologico con
sedimentazione secondaria, o mediante altro processo. Il trattamento si distingue in processo a biomassa
sospesa o a biomassa adesa. E' necessaria la presenza di biodischi, letti percolatori e vasche di aerazione
nelle unità che costituiscono la linea acque dell'impianto.
Trattamento più avanzato
Trattamento più avanzato rispetto ai precedenti (esempio denitrificazione), in genere denominato trattamento
terziario, che si applica a valle del trattamento primario e del secondario.
Vasche Imhoff 
Vasche settiche che consentono la chiarificazione dei reflui domestici provenienti da insediamenti civili di
ridotte dimensioni. Sono proporzionate e costruite in modo tale che il tempo di detenzione del refluo sversato
sia di circa 4-6 ore; il fango sedimentato è sottoposto a sedimentazione anaerobica.

05/02/10

CENSIMENTO GAY: ANNUNCIATA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

I deputati radicali iscritti al gruppo del PD presenteranno un'interrogazione parlamentare per conoscere le intenzioni dell'Istat riguardo alle coppie gay e lesbiche nel censimento 2011.

La vicenda delle coppie gay e lesbiche nel Censimento 2011 finirà in parlamento. Così come avvenne in occasione del censimento precedente, quello del 2001, quando, grazie ad un'interrogazione dell'onorevole Grillini venne svelata la modifica alle risposte date da tutte le coppie dello stesso sesso che si erano dichiarate conviventi.

Questa volta l'interrogazione precederà la pubblicazione dei dati e, anzi, precederà addirittura la distribuzione dei questionari. L'iniziativa dei deputati radicali nel gruppo del PD, infatti, chiederà al Governo le intenzioni dell'Istat proprio riguardo alle scelte sulle domande che gli italiani dovranno compilare tra qualche mese.

"È importante - si legge nel testo - che l'Italia accetti la sfida di governare la realtà cercando di conoscerla, impostando le politiche sulla base dei dati disponibili invece delle opinioni precostituite. In un tale salto di qualità, il ruolo di un ente come l'ISTAT é fondamentale: ci auguriamo che in questo come in altri passaggi storici, esso se ne mostri all'altezza".

"Purtroppo la forza dei numeri ha un valore comunicativo che trascende la cultura e la scienza, per approdare alla politica. Cosí, in occasione dello scorso censimento, molte coppie di persone dello stesso sesso (con o senza figli) compilarono un solo modulo e si dichiararono come persone conviventi non sposate. Poi, però l'ISTAT ha considerato queste osservazioni come 'dati incongruenti', ed ha di suo arbitrio riattribuito il valore della risposta 'convivente dell'intestatario' con un'altra risposta: 'altra persona convivente senza legami di parentela'".

Per evitare che questo si ripeta, Gay.it ha lanciato l'appello "Contaci!". Firmarlo è importante per non essere più cancellati, oltre che dalla politica, anche dalle statistiche.

fonte: gay.it

03/02/10

Parma - Censimento Istat: rispondono 5454 famiglie parmigiane

Si è concluso nei giorni scorsi la rilevazione pilota che ha visto Parma tra le 31 città italiane prescelte dall’Istituto Nazionale di Statistica in vista del quindicesimo censimento generale della popolazione del 2011. Dai dati forniti dall’Ufficio statistica del Comune di Parma, delle 7102 famiglie parmigiane che hanno ricevuto a casa il plico Istat contenente questionario e guida alla compilazione, sono state 5454 (pari al 76,8%) le famiglie che hanno restituito agli uffici comunali il questionario compilato.

Messina - CENSIMENTO ISTAT 2011, PRONTA LA RILEVAZIONE PILOTA

L'assessore al censimento e statistica, Carmelo Santalco, ha disposto l'invio all’Istat di 6.451 modelli, contenuti in 53 pacchi, cifra cui vanno sommati, per il completamento della rilevazione, 52 modelli trasmessi via web per complessive 6.503 famiglie.

Sono state completate il 21 gennaio le operazioni censuarie per il rilevamento sperimentale previsto dall’Istat nel Comune di Messina, ed in altri 31 Comuni del Paese, chiamati a condurre una indagine pilota al 25 ottobre 2009, in previsione del 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni del 2011. L'assessore al censimento e statistica, Carmelo Santalco, ha disposto l'invio all’Istat di 6.451 modelli, contenuti in 53 pacchi, cifra a cui vanno sommati, per il completamento della rilevazione, 52 modelli trasmessi via web per complessive 6.503 famiglie censite dal Comune di Messina.

02/02/10

Censimento 2011, appello all'Istat: contare anche coppie gay

L'Istat prepara i questionari per il Censimento del 2011. Campagna di Gay.it per chiedere all'Istituto di contare anche le coppie gay che si dichiareranno conviventi. Nel 2001 diventarono "badanti".

In queste settimane l’Istat sta mettendo a punto la macchina per il prossimo censimento generale della popolazione italiana previsto per l'autunno del 2010: si appresta infatti a preparare i questionari da sottoporre ai cittadini per conoscere, tra l'altro, le situazioni famigliari di ciascuno. Per questo Gay.it dà il via all'appello da firmare online per chiedere al presidente dell'Istituto di Statistica Enrico Giovannini (in foto) di inserire la possibilità per le coppie che lo vorranno di dichiararsi come conviventi.

Gay.it - Censimento 2011, appello all'Istat: contare anche coppie gayNel 2001, in occasione dell'ultimo Censimento, Gay.it fece emergere una situazione di assoluto caos: rilevatori in imbarazzo che non sapevano quanti questionari distribuire alle coppie omosessuali - soltanto uno come per il nucleo famigliare di due eterosessuali o uno ciascuno? -, operatori del numero verde che fornivano indicazioni diverse a seconda di chi in quel momento telefonava per chiedere informazioni, e infine il pasticcio conclusivo. Durante la pubblicazione dei dati raccolti, l'Istat modificò di ufficio tutte le risposte date dai conviventi omosessuali: la casella "convivente dell'intestatario" venne "corretta" in "altra persona convivente senza legami di parentela", al pari di molte altre situazioni di convivenza come quella fra due studenti, fra la badante e l'assistito (dieci anni fa non era ancora esploso il fenomeno della badante come vero e proprio rapporto di lavoro per cui non venivano classificato come rapporto di lavoro) e così via.

Gay.it - Censimento 2011, appello all'Istat: contare anche coppie gayIl caso finì anche in Parlamento. Franco Grillini, all'epoca onorevole per i Democratici di Sinistra, presentò insieme ad altri dodici deputati un'interrogazione al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi alla quale rispose il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento, il senatore Cosimo Ventucci.

"Questa volta  - dice il testo dell'appello disponibile alla pagina www.gay.it/contaci - non accetteremo che i nostri rapporti d'affetto vengano declassati: se la politica non vuole darci il matrimonio ponendo il nostro paese in grave ritardo rispetto a tutti gli altri Stati europei, che almeno l'Istituto di Statistica ci consideri per quello che siamo: coppie, coppie di fatto."

Gay.it - Censimento 2011, appello all'Istat: contare anche coppie gay«Le coppie gay e lesbiche rappresentano un fenomeno sociale e il compito dell'Istat è proprio quello di prendere atto e di rilevare i fenomeni sociali», dice Alessio De Giorgi, direttore di Gay.it. «La statistica è una scienza e come tale deve essere imparziale e stare alla larga dalle valutazioni che delle coppie omosessuali danno parti politiche, concezioni etiche o fedi religiose, per quanto importanti possano essere».

Il testo dell'appello, a cui hanno già aderito personalità della cultura, dello spettacolo e dell'associazionismo, è disponibile alla pagina www.gay.it/contaci. Su Facebook è poi disponibile il gruppo "Contaci!" da condividere con gli amici.

 fonte: www.gay.it

28/01/10

Il compito dei comuni

I comuni svolgono un ruolo fondamentale per la riuscita del prossimo censimento. Infatti a loro è affidata una serie di compiti, e di date da rispettare per determinare il buon esito del censimento.
La prima tappa fondamentale è datata marzo 2010:

Progetto GeoCiv: i comuni hanno il compito di creare un archivio di numeri civici georeferenziati.

Gennaio 2011: Preparazioni di Liste Anagrafiche Comunali (RNC) e di Liste Aggiuntive (ICI - RSU - gas ...)

Tutte queste informazioni, devono poi essere spedite tramite posta ordinaria.
Vediamo in dettaglio come deve essere composto un indirizzo:

Specie: via, piazza, calle, largo, traversa, contrada, masi, contrada..
Denominazione: Torri, Rossigni, Campotenese, Repubblica...
Numero civico esterno: eventuale lettera
N. civico interno
Scala
Piano

Succede in Gran Bretagna - censimento impiccione nel 2011


(ANSA) - LONDRA, 26 OTT - In Gran Bretagna sta per sbarcare il censimento modello Grande Fratello, che ha subito suscitato polemiche, soprattutto tra i Conservatori. Nel 2011, infatti, ai sudditi di sua Maesta' si chiedera', tra l'altro, di rivelare sesso, eta' e razza di chi si e' fermato a dormire in quella casa la notte precedente alla consegna del questionario. E chi non risponde rischia una multa di mille sterline.I laburisti sono accusati di violare la privacy, con richieste assurde.

27/01/10

Censimento 2011, il progetto pilota dell'Istat

 Sono 31 i Comuni attualmente coinvolti nel progetto pilota dell'Istat, avviato per sperimentare i metodi di raccolta dati che verranno impiegati nel censimento della popolazione nel 2011

In vista del quindicesimo censimento generale della popolazione e delle abitazioni, in programma l'anno prossimo, l'Istat (Istituto nazionale di statistica) ha avviato un progetto pilota per testare, in termini di redemption, l'efficienza dei mezzi di raccolta dei dati.
Segretaria24

In realtà l’istituto ha iniziato a lavorare con ben cinque anni di anticipo, effettuando, innanzi tutto, un’approfondita verifica delle criticità emerse nel 2001 (il censimento avviene ogni 10 anni), sulla base delle quali è stato possibile elaborare un progetto che avesse ben chiari gli obiettivi strategici: coerenza tra i dati anagrafici di struttura, meno fastidio per le famiglie e più tempestività nella diffusione dei risultati.

Punti fermi sulla base dei quali l’Istat ha formulato il progetto del prossimo censimento, che vede già coinvolti 31 Comuni italiani in una rilevazione pilota, cominciata ad ottobre del 2009 e che si concluderà a febbraio di quest'anno.

Il progetto servirà, a livello nazionale, a testare sul campo le innovazioni metodologiche e le tecniche messe a punto dall'Istat per migliorare le complesse operazioni del censimento e per affrontare il prossimo in modo più funzionale. Inoltre, tale attività si tradurrà in una migliore erogazione di servizi, in una migliore organizzazione interna e in una politica fiscale che prevede trasferimenti mirati di risorse dal governo centrale.

Tra i canali di restituzione, il tasso di compilazione e trasmissione dei questionari tramite Internet predisposto dall'Istat è risultato, leggendo i dati finora disponibili, ancora molto basso. Questo riscontro costituirà prevedibilmente un elemento da rivalutare da parte dell'Istat che, nella fase progettuale dell'indagine, lo aveva individuato come canale privilegiato, ritenendolo il mezzo più sicuro, comodo, rapido e meno costoso.

La consegna al rilevatore, che ha costituito il tradizionale e unico metodo di raccolta dei questionari nei precedenti censimenti, nel 2011 potrebbe, tristemente, avere ancora un ruolo importante.

fonte: pubblicaamministrazione.net