In Italia pochi figli e oltre 4 milioni di immigrati
Cresce la popolazione, ma nel 2009 è record di decessi. Aumenta anche l'età media: 78,9 anni per gli uomini e a 84,2 per le donne
Cresce la popolazione in Italia, ma diminuiscono i cittadini italiani e nel paese ci sono sempre più stranieri: oltre 4 milioni di abitanti, infatti, sono immigrati residenti. E se aumenta l'età media di vita, si fanno sempre meno figli: 1,4 è la media per donna. E' questa la fotografia scattata dall'Istat sulla situazione demografica italiana.
SIAMO OLTRE 60 MILIONI
La popolazione, al primo gennaio 2010, ha raggiunto i 60 milioni e 387 mila residenti, con un tasso di incremento del 5,7 per mille. E, mentre per il terzo anno consecutivo la popolazione di cittadinanza italiana è in diminuzione, gli stranieri sono 4 milioni e 279mila, in aumento di 388mila unità rispetto allo scorso anno. Secondo i dati diffusi dall'Istat, la popolazione in età attiva è in aumento, per lo più frutto delle migrazioni dall'estero, di circa 176 mila unità, giungendo a rappresentare il 65,8% del totale. I giovani fino a 14 anni sono aumentati di circa 53 mila unità e rappresentano il 14% del totale. Gli over 65 risultano in aumento di 113 mila unità e sono giunti a rappresentare il 20,2% della popolazione. Gli stranieri sono in costante aumento e costituiscono il 7,1% del totale: in ordine sono rumeni (953 mila), albanesi (472 mila) e marocchini (433 mila). Tra i paesi asiatici la prima comunità è quella cinese, con 181 mila presenze.
MENO FIGLI E PIU' TARDI
L'Italia si conferma un paese dove si fanno pochi figli. Nel 2009 il numero medio per donna è stimato a 1,41 rispetto all'1,42 del 2008. La fecondità è dunque in una fase di assestamento. Si mantiene superiore a quella dell'epoca di minimo, tipica della metà degli anni '90, ma ancora non si muove con decisione in direzione di quello che è considerato l'obiettivo ottimale per una popolazione, ossia il livello di sostituzione delle coppie, pari a circa 2,1 figli per donna. Cresce anche l'età media al parto, stimata in 31,2 anni, leggermente più elevata di quella del 2008 (31,1) e ben 1,4 anni maggiore del livello raggiunto nel 1995 (29,8).
RECORD DI MORTALITA'
Record di decessi, invece, nel 2009. Si è raggiunto il più alto livello mai registrato dal secondo dopoguerra. La stima relativa ai decessi ha sfiorato 588 mila unità, per un tasso di mortalità pari al 9,8 per mille. Nonostante possa essere soggetta a fenomeni di natura ambientale (come ad esempio accadde nel 2003 con ondate di freddo invernale e di calura estiva), l'eccezionalità della mortalità nel 2009 e, di conseguenza, un saldo naturale così negativo come mai si era osservato in precedenza, sono il risultato del processo di invecchiamento della popolazione, per cui aumentano gli individui cui, anno dopo anno, è permesso il raggiungimento delle fasi estreme dell'esistenza e aumentano in termini assoluti i decessi.
CRESCE LA SPERANZA DI VITA
Aumenta invece la stima della speranza di vita alla nascita, pari a 78,9 anni per gli uomini e a 84,2 anni per le donne. Rispetto al 2007, ultimo valore basato sui dati totalmente osservati, la crescita è di 0,2 anni per uomini e donne. (Apcom)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
-
Come potete pensare, è molto difficile stabilire con precisione quante persone viventi ci siano sulla Terra in un certo momento. Secondo ...
-
Il numero di cittadini stranieri presenti in italia al 31 dicembre 2009 è pari a 3.891.295 secondo i dati forniti dall'Istat. Le fami...
-
Nel prossimo censimento NON saranno più utilizzati i rilevatori , come si evince nel seguente paragrafo recuperato dal sito ufficiale dell...
Nessun commento:
Posta un commento