19/02/10

6° Censimento dell'agricoltura. Le persone coinvolte, le modalità, i tempi, l’organizzazione in Emilia-Romagna

I dati del 2000 Ogni 10 anni, dal 1961, l'Istituto nazionale di statistica effettua il censimento dell’agricoltura, che quantifica le aziende agricole in Italia e ne individua le caratteristiche. Secondo l’ultima rilevazione, nel 2000, in Emilia-Romagna esistevano poco meno di 108 mila aziende agricole, zootecniche e forestali, che in totale coprivano il 50% del territorio regionale. La maggior parte di queste era composta da aziende molto piccole, ovvero con meno di 5 ettari utilizzati, che però occupavano solo un decimo della superficie complessiva destinata all’agricoltura. Invece le aziende con oltre 20 ettari, pur rappresentando meno di un ottavo del totale, coprivano ben oltre la metà della superficie utilizzata. Nei 10 anni precedenti il numero complessivo di aziende era andato diminuendo di quasi il 30%. In particolare erano scomparse molte aziende piccole, mentre quelle molto grosse erano addirittura aumentate, contenendo così la riduzione del totale della superficie agricola utilizzata. Ma qual è la situazione attuale? 2 Cosa dirà il nuovo censimento? A partire da ottobre 2010, anche in Emilia-Romagna inizierà la raccolta dei dati per il VI censimento generale dell’agricoltura. Grazie alla nuova rilevazione, la Regione potrà impostare il piano di sviluppo rurale, mentre l’Unione Europea potrà sviluppare le riforme dell’agricoltura. I nuovi dati offriranno un quadro aggiornato sugli utilizzi dei terreni e si potrà approfondire l’impatto dei mezzi tecnologici sulla resa oppure quello della manodopera straniera. Con il nuovo censimento sarà possibile osservare se si mantiene la tendenza all’abbandono della pratica zootecnica da parte delle aziende piccole e medie. Si potrà verificare inoltre se l’attuale generazione dei conduttori, per la maggior parte anziana, è ricambiata da una nuova generazione di agricoltori. Ognuno di questi dati sarà disponibile fino al dettaglio per singolo comune, offrendo numerosi spunti di analisi per le diverse entità locali: regione, province, comuni o insiemi di comuni. 3 La rilevazione La raccolta dei dati avverrà fra ottobre 2010 e l’inizio del 2011. In questa tornata per la prima volta viene introdotta la possibilità di compilare il questionario online. Il conduttore che non volesse o non potesse optare per questa soluzione, sarà contattato da un rilevatore che lo intervisterà e compilerà il questionario. Chiaramente la compilazione del questionario richiederà del tempo al conduttore, ma rispetto al censimento del 2000 le domande sono di meno e semplificate. Tutto il personale coinvolto nel censimento, a partire dai rilevatori, sarà tenuto al segreto statistico. I dati potranno essere diffusi solamente in forma anonima e usati soltanto per fini puramente statistici. Ad esempio non potranno essere utilizzati per fini fiscali o di controllo. Il questionario ha una parte prestampata che riguarda la denominazione dell’azienda, già identificata grazie a diverse fonti. A partire da questo censimento, infatti, è stata stilata una lista delle aziende agricole sul territorio in modo da rivolgersi direttamente ai conduttori. 4 Il questionario Ma quali informazioni in particolare sono richieste? Il questionario è suddiviso in 9 sezioni. La prima sezione raccoglie informazioni generali sull’azienda, come ad esempio la forma giuridica o il sistema di conduzione. La successiva riguarda l’utilizzazione dei terreni, con i dati dettagliati relativi alla colture, in particolare sugli alberi da frutto. Molto precise anche le domande riguardanti i vitigni. Si passa poi alle informazioni sugli allevamenti e la loro ubicazione, come pure quella delle coltivazioni. Si prosegue con le attività connesse all’azienda, come gli impianti per la produzione di energia rinnovabile, l’agricoltura biologica e il contoterzismo. La settima sezione, di particolare interesse ai fini statistici, raccoglie informazioni sul lavoro e sugli agricoltori. L’ottava riguarda la commercializzazione dei prodotti e l’ultima i metodi di produzione, come ad esempio la stima del volume d’acqua per l’irrigazione. 5 Organizzazione del censimento Ma come sarà gestita la raccolta dati? Fino al ‘90, ISTAT ha gestito in autonomia la raccolta e l’elaborazione dei dati sull’agricoltura. Per il censimento 2010, le Regioni avranno la possibilità di farsi carico di tutte le fasi della rilevazione. Già nel 2000 le Regioni hanno avuto l’incarico da parte di ISTAT di organizzare, al proprio interno, il supporto tecnico-metodologico ai comuni, tramite i coordinatori intercomunali di censimento. Inoltre le Regioni avevano compiti di promozione del censimento, formazione e diffusione dei dati. Per il censimento 2010 l’Emilia-Romagna è orientata ad organizzare autonomamente la rilevazione. La decisione verrà assunta con l'approvazione del piano regionale di censimento entro marzo 2010. Con il supporto delle Province e con il coinvolgimento diretto dei comuni, singoli o associati, la Regione organizzerà una quarantina di uffici intercomunali. A livello provinciale sarà presente una commissione tecnica, che darà supporto al controllo delle attività svolte sul territorio. A livello locale, i comuni manterranno il controllo delle attività di censimento, con il vantaggio per molti di non dover creare un ufficio comunale di censimento e assumere rilevatori. 6 Finale I dati provvisori saranno pubblicati a giugno del 2011, mentre quelli definitivi a livello regionale saranno disponibili al massimo entro giugno del 2012, così come richiesto da Eurostat. Sul sito del Servizio controllo strategico e statistica della Regione sarà possibile scaricarli e ottenere statistiche personalizzate, così come è già possibile fare con i dati del 2000.

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