Per il censimento degli edifici e dei numeri civici - secondo le disposizioni diramate dall'Istat - il Comune di Bologna cerca quaranta rilevatori censuari cui affidare la rilevazione statistica degli edifici esistenti
La burocrazia non finisce di stupire e non desta quindi sorpresa la lettura di un avviso come quello concepito dal Comune di Bologna per la «selezione dei rilevatori per il Censimento degli Edifici e dei Numeri Civici».
Una buona occasione per geometri, architetti, ingegneri, periti edili e assimilati che non abbiano trovato ancora un’occupazione degna del loro rango.
Li vedremo presto aggirarsi nelle nostre città – perché il censimento ovviamente riguarda l’intera nazione – muniti di mappe e piantine a rilevare la corrispondenza tra le mappe catastali e la realtà sotto i loro occhi (non osiamo immaginare come faranno a raccapezzarsi in certe zone d’Italia in cui l’abusivismo edilizio è la regola incontrastata e incontrastabile, sembra).
Dovranno infatti «effettuare il censimento degli edifici, identificandoli sulla base della definizione ISTAT e avvalendosi della cartografia fornita. Per ciascun edificio dovranno essere rilevati il relativo codice desumibile dalla mappa, le caratteristiche richieste e il numero di unità immobiliari (distinte in abitative e non abitative), riportando tali informazioni sull’apposito modello di rilevazione».
Quindi «effettuare la rilevazione dei numeri civici, controllandone la presenza nel modello precompilato dall’ISTAT, correggendo eventuali errori e integrando, quando necessario, il modello precompilato con indirizzi non presenti. Per ciascun numero civico il rilevatore registrerà il corrispondente codice di edificio, individuando sulla mappa cartografica della sezione fornita dall’ISTAT l’edificio cui appartiene il numero civico e il codice corrispondente.»
Da ultimo «effettuare le verifiche di congruenza delle informazioni raccolte ed eventuali integrazioni con le notizie presenti in altre banche dati dell’Amministrazione Comunale».
Tutto questo mentre l’Agenzia del territorio è impegnata da tempo nella rilevazione aerea (uno strumento ultramoderno) degli immobili per scovare quelli fantasma cioè sconosciuti al Catasto perché mai denunciati.
I giovani (o supposti tali, visto il precariato imperante) reclutati alla bisogna, non si potranno limitare a rilevazioni sommarie.
Il loro onorario (lordo) sarà infatti «commisurato al numero ed al tipo dei questionari censuari riconosciuti regolari, secondo i parametri previsti dalla normativa sul Censimento».
fonte: quotidianocasa.it
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