Lo spread denota il differenziale tra il tasso di rendimento di un'obbligazione caratterizzata da rischio di default e quello di un titolo privo o a bassissimo rischio preso a riferimento (ad es., un titolo di stato a breve termine, quale in Italia il BOT).
ESEMPIO PRATICOSe un BTP con una certa scadenza ha un rendimento del 6% ed il corrispettivo Bund Tedesco con la stessa scadenza ha un rendimento del 2% allora lo spread sarà di 6-2=4 punti percentuali ovvero di 400 punti base.
Il rendimento atteso o richiesto (ed alla fine offerto) può infatti salire o scendere in funzione del grado di fiducia degli investitori/creditori a sua volta misurabile attraverso eventuali squilibri tra domanda e offerta di titoli: se l'offerta è superiore alla domanda il rendimento atteso aumenta per tentare di riequilibrare la domanda e viceversa.
Come conseguenza lo spread diventa dunque indirettamente e allo stesso tempo:
ESEMPIO PRATICOSe un BTP con una certa scadenza ha un rendimento del 6% ed il corrispettivo Bund Tedesco con la stessa scadenza ha un rendimento del 2% allora lo spread sarà di 6-2=4 punti percentuali ovvero di 400 punti base.
Il rendimento atteso o richiesto (ed alla fine offerto) può infatti salire o scendere in funzione del grado di fiducia degli investitori/creditori a sua volta misurabile attraverso eventuali squilibri tra domanda e offerta di titoli: se l'offerta è superiore alla domanda il rendimento atteso aumenta per tentare di riequilibrare la domanda e viceversa.
Come conseguenza lo spread diventa dunque indirettamente e allo stesso tempo:
- una misura del rischio finanziario associato all'investimento nei titoli cioè nel recupero del credito da parte del creditore essendo rischio e rendimento strettamente legati da relazione di proporzionalità: maggiore è lo spread maggiore è il rischio connesso all'acquisto di titoli;
- al rovescio una misura dell'affidabilità (rating) dell'emittente/debitore (ad esempio lo Stato) di restituire il credito: maggiore è lo spread minore è tale affidabilità;
- in ultimo una misura della capacità dell'emittente di promuovere a buon fine le proprie attività finanziarie (nel caso dello Stato di rifinanziare il proprio debito pubblico) tramite emissione di nuovi titoli: maggiore è lo spread minore è questa capacità in virtù dei tassi di interesse più elevati dovuti. Nel caso dei titoli di stato, spread elevatissimi possono condurre nel medio-lungo termine alla dichiarazione di insolvenza o fallimento o bancarotta dello Stato oppure a misure drastiche di riduzione della spesa pubblica e/o aumento della tassazione sui contribuenti con effetto di diminuzione del reddito e degli investimenti e quindi in ultimo ripercussioni anche sulla crescita economica.
fonte: WikiPedia
Nessun commento:
Posta un commento