25/02/10

Orizzonte occupazionale!

Come ho scritto più volte, purtroppo questa immensa crisi, lascerà delle cicatrici permanenti nel tessuto sociale mondiale, attraverso una disoccupazione o sottoccupazione permanente.

I dati ufficiali, faticano a offrire uno spaccato reale della situazione attuale, in quanto sottovalutano la dinamica occupazionale, eliminando lavoratori scoraggiati e considerando occupati anche coloro che vorrebbero lavorare normalmente ma sono costretti per questioni economiche a lavorare solo talvolta per una o due ore.

Abbiamo già visto insieme, come siano necessari dai 100.000 ai 120.000 posti di lavoro in più in America ogni mese, per riuscire ad "annullare" la continua pressione demografica e migratoria nel paese, abbiamo visto inoltre come ne servano almeno altri 75.000/ 80.000 per riuscire ad annullare oltre 9.000.000 di perdite di posti di lavoro, prodotte in questi ultimi due/tre anni, nell'intero prossimo decennio, sempre secondo dati puramente ufficiali.

Abbiamo inoltre visto recentemente come mentre, l'amministrazione Obama si attende la crescita di circa 95.000 posti mensili nei prossimi mesi, gli Stati americani immersi in una profonda crisi fiscale ( California, Illinois e New Jersey, sono sostanzialmente sull'orlo del fallimento...) secondo una analisi, disferanno con almeno 75.000 posti di lavoro in meno, quello che il governo federale cercherà di tessere.

Solo la temporanea implicazione positiva a livello governativo, del Censimento americano 2010, produrrà nuovi posti di lavoro, che si esauriranno, nello spazio di un istante.

Mettendo insieme le cifre, circa 250.000 posti di lavoro al mese, sarebbero necessari nei prossimi dieci anni, per assorbire il trauma della crisi attuale, media mai verificatasi negli ultimi dieci anni, tralasciando l'episodio

continuato ad aggiungere, più che togliere nuova "virtuale" occupazione nei settori edilizi e manifatturiero, settori che nella realtà hanno assistito ad una grave emorragia occupazionale.

Il paradosso è che, il numero di anni di rilevazione sufficienti per far inventire la tendenza al suddetto modello, sono tali che nei prossimi mesi, potrebbere addirittura togliere posti di lavoro, quando, forse, l'economia americana incomincerà a produrre nuovi posti di lavoro, in attesa di comprendere se assisteremo ad una doppia recessione, una double dip recession.

Possiamo quindi tranquillamente affermare di conoscere ormai nei dettagli il funzionamento del sistema di rilevazione dei posti di lavoro americano, dopo anni di studio.

JOHN HUSSMAN uno dei grandi interpreti di questa crisi, uno degli analisti che stimo di più in assoluto, per la sua grande professionalità, nel suo ultimo lavoro, ci dice che l'attuale media a quattro settimane dei sussidi di disoccupazione, in esecuzione a 468.500 sussidi, è generalmente compatibile con una perdita di lavoro di circa 80.000 anime al mese.

Analizzando poi le incongruenze stagionali del BLS, Hussman, ci dice che lo stesso BLS, aggiunge o sottrae una certa quantità, variabile dal più 1,5 % al meno 1 % dai dati grezzi, per destagionalizzare le prospettive. Nessun problema reale con questa metodologia, basta essere consapevoli di quello che accade. Se il livello complessivo è di 127, 6 milioni di posti di lavoro, in un determinato mese, la destagionalizzazione, influisce per circa 1,9 milioni in più o 1,3 milioni di posti in meno.

Se avete qualche convinzione sui dati rilasciati dal BLS, suggerisce John, se avete qualche convinzione sulla precisione di questi dati, sarebbe un buon momento per abbandonare questa illusione.


esodo senza precedenti di lavoratori scoraggiati, negli ultimi due anni, produce una forte sottostima della dimensione del problema occupazione. Se la partecipazione, della forza lavoro, fosse rimasta ai livelli del 2000, oggi il tasso di disoccupazione, sarebbe di quasi 3 punti percentuali superiore, figurarsi aggiungo io, cosa sarebbero le cosidette misure alternative evidenziate nella tabella Table A-12.Unemployed persons by duration of unemployment relativa alla sottoccupazione, che potrete tranquillamente visionare.

Negli ultimi 18 mesi, sottolinea Hussman, il tasso di partecipazione al lavoro in America, si è ritirato ad un livello mai visto nell'ultimo quarto di secolo. Inoltre anche la quota di persone occupate a tempo pieno è scesa di circa tre punti percentuali e non sarebbe una difficoltà, se l'America non avesse notevolmente ampliato l'onere del debito.

Ecco quindi il senso dell'ultima nostra dettagliata analisi, dal titolo " ARCHIMEDE:LA LEGGENDA DELLA LEVA FINANZIARIA " un processo di deleveraging empiricamente ineccepibile, non possono coesistere difficile condizioni del mercato del lavoro e alto onere del debito.

Nuove revisioni negative ci attendono nel mercato del lavoro, una delle nostre fondamentali stelle polari, stelle polari che abbiamo visto insieme in " La quiete prima della tempesta" e che oggi si stanno trasformando in realtà, una realtà che Icebergfinanza continua a condividere ogni giorno con Voi.

Spero con questa sintesi di avere condiviso un visione ovviamente soggettiva che riassume, alcune fondamentali variabili da tenere in considerazione nei prossimi mesi.

Ricordo a tutti che in serata sarà nuovamente inviata a tutti coloro che hanno sostenuto o vorranno liberamente sostenere il nostro viaggio, l'analisi appena menzionata, in quanto purtroppo ancora oggi molte mail risultano ancora disguidate, vuoi per problemi di "peso" del documento, vuoi per problemi con il provider di destinazione.


Icebergfinanza come un cantastorie che si esibisce nelle strade e nelle piazze delle città! 

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