Roma, 12 gen 2010 - (Adnkronos) - Il censimento generale della popolazione, delle abitazioni e delle attività produttive - che si svolge a cadenza decennale ed è programmato per il 2011 - è a rischio. A lanciare l'appello, indirizzato al governo e al Parlamento, è il presidente dell'Istat, l'Istituto nazionale di Statistica, Enrico Giovannini che avverte: "Ancora non è stata decisa la legge di indizione del censimento generale e il suo relativo finanziamento.
Entro il prossimo mese di febbraio, occorre varare la legge o un decreto, con il finanziamento collegato e il relativo regolamento dettagliato per circa 600 milioni di euro. Altrimenti, si rischia seriamente di non essere più in grado ad avviare la 'macchina' in tempo utile".
Giovannini ricorda che "lo svolgimento del censimento generale della popolazione, delle abitazioni e delle attività produttive richiede un'organizzazione piuttosto complessa e capillare. Se non si svolgesse, si infrangerebbero le norme comunitarie europee. Ma soprattutto - mette in guardia il presidente dell'Istat - non farlo vorrebbe dire 'bucare' dieci anni di trasformazioni della societa' e dell'economia italiana".
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